mercoledì 29 gennaio 2014

Il buondì, il pane del buongiorno


Questo mese il tema del Bread Baking Day è "più proteine nel tuo pane", siamo tutti invitati ad impastare un pane, dolce o salato, aggiungendo delle fonti proteiche come latte e derivati, semi o legumi. Arricchire il pane con proteine dovrebbe determinare una diminuzione dell'apporto dei carboidrati favorendo così il mantenimento o recupero della forma fisica.
Io però non ho assolutamente pensato alla dieta ma all'aspetto più intrigante e godurioso dei semini, cogliendo l'occasione per condividere uno dei pani più buoni che abbia mai assaggiato: il buondì, il pane ideale per iniziare la giornata.
Dolce ma non dolce, delicatamente aromatizzato dai semi di sesamo, notevole fonte di proteine, addolicito dall'uvetta e per di più integrale ed .... è buono, buonissimo un sapore unico, una volta assaggiato è difficile smettere: fragrante, aromatico, corposo, cotto e croccantino al punto giusto. Una meraviglia!!! assolutamente da provare!!!!

Con questa ricetta partecipo al Bread Baking Day #64 organizzato da Zorra e ospitato per questo mese dal Blog Ninivepisces invito gli appassionati panificatori, come me, a parteciparvi o promuovere l'evento esponendo logo nel proprio blog.

350 g. di farina integrale
230 g. di lievito madre maturo e ben in forza
230 g. di acqua
2 cucchiaini da caffe rasi di sale
1 cucchiaio di miele
200 g. di uvetta
1 bicchiere di vino bianco (solo per ammollare l'uvetta)
50 - 70 g. di semi di sesamo

Lavare l'uvetta e ammollarla per qualche ora nel vino.
Nel kenwood, frusta a gancio, velocità minima – 1, sciogliere il lievito madre nell'acqua con il miele impastando per circa 5 minuti. Unire la farina e il sale ed aumentare la velocità a 2, continuare ad impastare per 10 minuti, poi a velocità 3 per 3 minuti. Trasferire l'impasto sulla spianatoia e continuare ad impastare a mano per qualche minuto. Formare una palla e lasciare riposare coperto per circa un'ora.
Nel frattempo scolare l'uvetta e asciugarla tamponandola delicatamente tra due tovaglioli.
Riprendere l'impasto e stenderlo sottilmente, ricoprire con una parte dei semi di sesamo e schiacciare per far penetrare i semi nella pasta. Cospargere di uvetta. Praticare un giro di pieghe a tre cospargendo con semi di sesamo le zone dell'impasto che ne risultassero prive.
Praticare ancora un giro di pieghe a tre.
Lasciare riposare coperto per circa 1/2 ora.
Formare dei filonconi allungati.
 
 











Trasferire i filoncini su una teglia protetta da carta forno cospargerli con farina di semola, coprire con uno strofinaccio inumidito. Ricoprire il tutto con con un foglio di plastica formato da più stati di pellicola sovrapposti. 
Far lievitare al caldo (forno con la lucetta accesa) per 6 ore.
Preriscaldare il forno statico a 220°, praticare sui filoni dei tagli paralleli, inumidire leggermente e delicatamente il pane pennellandolo con acqua. Infornare 220° per i primi 10 minuti poi a 190° per i successivi 25 – 30 minuti avendo cura di ruotare la teglia a metà cottura. I filoni dovranno risultare ben cotti.


breadbakingday #64


martedì 21 gennaio 2014

Spaghetti della vigilia



Ancora una ricetta frutto delle mie incursioni :-) nelle cucine di ristoranti della Costiera. Si tratta di un classico intramontabile, aglio, olio e alici rivisitato ed arricchito da una spolverata di frutta secca. Un piatto ricco, corposo e succulento che vi stupirà.
Con questo post partecipo al Weekend Herb Blogging, creato da Kalyn Kitchen, organizzato da Cook(almost) Anitything At Least Once e curato per l'edizione italiana da Briggishome che questa settimana è ospitato dal blog Mangiare è un pò come viaggiare.
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300 g. di spaghetti di Gragnano
4 - 6 filetti di alici di Cetara sott'olio
qualche manciata di frutta secca (noci, nocciole, mandorle e pistacchi) tostata e tritata
olio
aglio
peperoncino
prezzemolo

Cuocere gli spaghetti in abbondante acqua bollente salata.
Nel frattempo, in una capiente padella soffriggere aglio, olio e peperoncino, unire le alici e continuare la cottura a fuoco moderato coperto. Controllare la cottura, le alici devono dissolversi e, insieme con l'olio, trasformarsi in un vellutato sughetto. Eliminare l'aglio.
Scolare gli spaghetti al dente (2 minuti prima del tempo di cottura indicato sulla confezione).
Unire al sughetto in cottura qualche manciata di frutta secca tostata e tritata grossolanamente, insaporire un attimo. Saltare gli spaghetti nel sugo,
spolverare con prezzemolo tritato. Servire.




venerdì 17 gennaio 2014

Qassatat tal pizelli


Eccoci ad una nuova tappa del viaggio nella cultura gastronomica europea con l'Abbecedario Culinario della Comunità Europea.
Siamo a Malta, un'isola d'incanto di cui, per ora, ho solo sentito parlare e che mi riprometto visitare, chissà, magari quest'estate ….
Complice un librino, suvenir di remote vacanze maltesi della mia sorellina, la mia attenzione è caduta su questo particolarissimo rusticino.
Diciamo che rusticino è un po' un eufemismo in effetti uno di questi fagottini è quasi un pranzo completo ed infatti, insieme con i pastizzi, i qassatat rappresentano uno dei principali fast (ma anche molto comfort) food da spiaggia.
Particolare, invitante, gustoso, semplice da preparare, cosa aspettare a provarlo?
Con questo post partecipo all'iniziativa Abbecedario Culinario della Comunità Europea che, per Malta, è ospitato dal blog Torta di Rose.

500 g. di farina
50 g. di semolino
200 g. di burro
100 g. (circa) di acqua fredda
1 cucchiaino di sale

per il ripieno:
500 g. di piselli
1 cipolla piccola
sale
pepe
curry

Nel kenwood, frusta k, vel min – 1, amalgamare velocemente il burro (freddo) ridotto a pezzetti con la farina e il sale fino ad ottenere uno sfarinato. Unire a filo solo l'acqua sufficiente ad compattare il tutto (nel mio caso circa 90 g.) continuando a impastare a velocità 1 – 1 ½. Lavorare pochissimo. Avvolgere la pasta in una pellicola per alimenti e far riposare in frigo per circa mezz'ora.
Nel frattempo in una capiente padella far appassire delicatamente a fuoco basso la cipolla nell'olio, unire i piselli, lasciare insaporire per qualche minuto, bagnare con mezzo bicchiere d'acqua, salare, cuocere coperto per circa mezz'ora, i piselli dovranno risultare ben asciutti. Aromatizzare con un pizzico di pepe e una spolverata di curry. Raffreddare.
Sulla spianatoia stendere l'impasto sottilmente, lo spessore deve essere di pochi mm. Con l'aiuto di un piattino ricavarne dei dischi di circa 15 cm di diametro, bagnarne leggerissimamente i bordi con un po' d'acqua. Sistemare al centro di ogni disco 2 cucchiaini di ripieno, Sollevare il bordo ripegandolo su se stesso, sovrapponendo le pieghe pizzicando e contemporaneamente ruotando in modo a ottenere un palloncino aperto al centro, premere e pizzicare i bordi in maniera da rendere stabile l'apertura centrale. Inserire altro ripieno nel foro centrale del quassatat fino a riempirlo. È più facile a farsi che a dirsi, un video molto esplicativo è qui.

Cuocere in forno statico, già a temperatura a 220° per 20 - 25 minuti. Controllare la cottura perchè il ripieno, che resta esposto, tende a scurirsi.
Per la ricetta ho preso spunto qui.


mercoledì 15 gennaio 2014

Eat Parade 2013. La torta magica.

 
Anche quest'anno Il Mondo di Milla propone l'Eat Parade, la raccolta delle ricette più cliccate nel 2013. 
Per me, al di là della questione statistiche e connessi, rivedere a ritroso i post pubblicati è stata un'occasione di riflessione sull'anno appena passato. Quest'anno al mio blog ha dato tanto e ha preso tantissimo del mio già limitato tempo libero :-) nuove conoscenze, nuovi stimoli, piatti insoliti e intriganti, un approccio diverso alla fotografia, insomma, per La cucina di Anisja questo 2013 è stato un'anno davvero importante, il primo anno di interazione in rete!!!
Tante sono le ricette che mi sono rimaste nel cuore, alcune non le avete mai viste, quale buona occasione ricordarle.
http://lacucinadianisja.blogspot.it/2013/01/riso-con-pomodori-patate-e-cozze.html
il riso con pomodori, patate e cozze

 http://lacucinadianisja.blogspot.it/2013/04/cappello-del-cardinale.html
il cappello del cardinale

 http://lacucinadianisja.blogspot.it/2013/04/tortino-cuore-tenero-al-pistacchio.html
il tortino cuore tenero al pistacchio

http://lacucinadianisja.blogspot.it/2013/05/sartu-di-riso-in-bianco.html
il sartù di riso in bianco

http://lacucinadianisja.blogspot.it/2013/06/torta-al-latte-caldo.html
la torta al latte caldo

 http://lacucinadianisja.blogspot.it/2013/05/la-torta-magica.html
la torta magica

 http://lacucinadianisja.blogspot.it/2013/06/la-torta-baamkuch-per-labbecedario.html
 la deliziosissima baamkuch

http://lacucinadianisja.blogspot.it/2013/02/la-pizza-di-antonino-esposito.html
la pizza di Antonino Esposito
http://lacucinadianisja.blogspot.it/2013/08/chiffon-cake-con-ganache-al-cioccolato.html
 la Chiffon cake con ganache al cioccolato bianco e limoncello

http://lacucinadianisja.blogspot.it/2013/10/maravilhia-italiana-torta-alla-crema-di.html
la Maravilha italiana
 http://lacucinadianisja.blogspot.it/2013/10/torta-al-cocco-con-ganache-al.html
la torta al cocco con ganache al cioccolato fondente di Salvatore De Riso

http://lacucinadianisja.blogspot.it/2013/01/timballo-di-rigatoni-in-crosta.html
il timballo di rigatoni in crosta

http://lacucinadianisja.blogspot.it/2013/10/il-pane-cafone-per-il-world-bread-day.html
il pane cafone per il world bread day

http://lacucinadianisja.blogspot.it/2013/11/crostata-mandorlata-al-cioccolato-e-pere.html
la crostata mandorlata al cioccolato e pere
 
http://lacucinadianisja.blogspot.it/2013/12/quanti-modi-di-fare-e-rifare-il.html
il pampapato di Ferrara

Queste sono le ricette più cliccate. 
Ovviamente non avrei mai saputo scegliere, mi sono piaciute tutte!!!

Secondo le statistiche il mio post più cliccato nel 2013 è "La torta magica", una personale interpretazione di un “tormentone” che la scorsa primavera impazzava nei blog.
il link del post è qui

Con questa ricetta partecipo alla raccolta Eat Parade 2013 del Mondo di Milla.

 

venerdì 10 gennaio 2014

Mostacciuli ripieni


È vero, sono in ritardo, ma non potevo aspettare il prossimo anno per condividere questa delizia!!!!
Da qualche anno nelle vetrine delle pasticcerie compaiono, accanto ai classici dolci natalizi napoletani, come roccocò, susamielli, sapienze, raffaiuoli, mustaccioli, le versioni rivisitate in chiave mignon più appetibili e sfiziose.
L'idea del mignon non è proprio peregrina, infatti, dopo un tradizionale pranzo festivo, è un po' difficile che si riesca a mangiare per intero uno di questi dolci che, nella versione classica, sono piuttosto grandini e, indubbiamente pesantucci.
Quest'anno sono rimasta folgorata da questi mostacciuoli mignon ripieni di crema splamabile al cioccolato che, molto lontani dal classico, croccante e un po' duretto, dolce natalizio, sono quasi dei cioccolatini, dei golosissimi dolcetti che, assolutamente, si fanno mangiare.
Così ho pensato di prepararli in casa, la ricetta di base, di semplicissima esecuzione, si trova in rete pressoché uguale in diversi siti, io, in particolare ho sbirciato qui e qui e su un libro di pasticceria napoletana.

250 g. di farina
150 g. di zucchero
12,5 g. di cacao
100g. di acqua tiepida
5 g. di ammoniaca per dolci
2,5 g. di pisto (un mix di cannella, noce moscata, chiodi di garofano e coriandolo)
un pizzichino di vanillina
la buccia grattugiata di ½ limone
500 g tra cioccolato al latte e fondente
crema spalmabile al cioccolato o bigusto
mandorle e nocciole tostate.

Mescolare direttamente nella ciotola del kenwood, frusta K, vel. 1, la farina, lo zucchero, il cacao e gli aromi. Sciogliere l'ammoniaca nell'acqua tiepida, versare il liquido sugli ingredienti secchi e impastare a vel. 1 – 2 per pochi minuti, giusto il tempo di amalgamare il tutto. L'impasto dovrà risultare sodo, compatto ma morbido.
Proteggere l'impasto con della pellicola per alimenti e lasciare riposare a temperatura ambiente per circa 20 minuti.
Al termine stendere l'impasto sulla spianatoia ad uno spessore di circa 1 cm.
Ricavarne dei rombi, sistemarli su carta da forno, cuocere in forno statico già a temperatura a 180° per 8 minuti avendo cura di ruotare le teglie a metà cottura.
Raffreddare.
Ricoprire i mostacciuoli con un generoso strato di crema spalmabile al cioccolato o bigusto, sistemare sulla crema le nocciole e le mandorle (a me è piaciuto metterne un mix su ogni dolcetto)

Temperare il cioccolato …..... io ci provo, mi piace lavorare il cioccolato, mi rilassa ... sto imparando :-) ….. e ricoprire i dolcetti con il cioccolato temperato. 

Attendere che il cioccolato si solidifichi.
Buon appetito.
l'assortimento

A me è piaciuto riprodurre i dolcetti che avevo assaggiato con la copertura di cioccolato al latte che, in questo o specifico gioco di sapori e consistenze credo risulti migliore. Ovviamente si possono ricoprire di cioccolato fondente o, per ottenere una copertura più scura, con un mix (80% - 20%) di cioccolato al latte e fondente. Provate e fatemi sapere la differenza.
la copertura più scura
 
Se non si vuole temperare il cioccolato si può semplicemente sciogliere il cioccolato a bagnomaria cercando di non farlo riscaldare troppo, ovviamente colerà di più è potrà cambiare colore nel tempo …. i dolcini però, vi assicuro, non sono destinati a durare troppo ….

lunedì 6 gennaio 2014

Quanti modi di fare e rifare: il Tiramisù


Questo mese per l'appuntamento con QUANTI MODI DI FARE E RIFARE siamo ospiti di Laly del blog Le mille e una passione per rifare il suo tiramisù.
Per me è stata una vera scoperta!
Dal momento che non gradisco le uova crude, mi sono sempre tenuta alla larga da questo genere di preparazioni, creando anche dei malumori ad un certo golosone che, soprattutto in estate, vagheggiava di freschi, cremosi, morbidi, dessert a base di uova :-)
Ma …. l'appuntamento lo richiedeva, cosa fare? Così ho pensato sostituire la montata di tuorli con una paté à bombe, mantenendo invariate le dosi di Laly, ovviamente non ho usato gli albumi.
A qualcosa pure servono i corsi di cucina :-)
Che mi ero persa!!! il dolce è sublime, un perfetto equilibrio di sapori, una crema morbida, voluttuosa, leggerissima, quasi impalpabile, una bontà indescrivibile!!!! ed è scoccata la scintilla …. lo rifaremo, dobbiamo rifarlo ….. è già sparito :-)

3 tuorli (circa 50 g.)
50 g. di zucchero
15 g. di acqua
60 grammi di zucchero
250 gr di mascarpone
200 ml di panna vegetale
1 confezione di pavesini
una tazza di caffè non zuccherato
cacao amaro per spolverizzare
i semini di ½ baccello di vanglia

Nel Kennwood, frusta a filo, montare i tuorli, inizialmente, a velocità moderata, poi aumentare la velocità fino a max. Nel frattempo portare ad ebollizione l'acqua con lo zucchero, continuare su fuoco medio fino a raggiungere i 121°.
Per chi non avesse a disposizione un termometro da cucina è sufficiente portare a bollore lo sciroppo e farlo bollire per 3 minuti, è il metodo empirico, ma efficace, preso da un libro di cucina, che usavo quando non disponevo dell' agognato termometro, ora posso confermare che dopo circa 3 minuti di bollore lo sciroppo raggiunge temperature prossime ai 121°.
Con il Kenwood in funzione a velocità 5 – 6 versare lo sciroppo a filo sulla montata di tuorli.
Continuare a montare a velocità max fino al completo raffreddamento della paté à bombe, aromatizzare con i semini di vaniglia.
Mettere da parte.
Con un normale frullino elettrico per dolci montare il mascarpone per qualche secondo, giusto il tempo di amalgamalo, unire la panna vegetale, continuare a montare a velocità bassa, poi un po' più velocemente, nel mio sbattitore, prima a 2 poi a 4, ci vorranno pochissimi minuti, Attenzione non montare troppo a lungo o troppo velocemente, la crema può impazzire.
Incorporare delicatamente, a mano, con la spatola, la paté à bombe alla crema di mascarpone e panna, un cucchiaio alla volta, mescolando dal basso verso l'alto per non smontare il composto.
Sporcare” il fondo di una pirofila da 15 cm x 25 cm con un leggerissimo strato di crema. Inzuppare velocemente i pavesini nel caffè, disporli sulla crema in orizzontale ricoprendo tutto il fondo della teglia. Spalmare sui pavesini un generoso strato di crema. Continuare con uno strato di pavesini inzuppati nel caffè disposto in senso verticale. Procedere fino a terminare con lo strato di crema. Spolverizzare con il cacao amaro. Lasciare riposare in frigorifero almeno un'ora.